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Nani che sradicano un ortaggio

Nani che sradicano un ortaggio prima del restauro Nani che sradicano un ortaggio durante la pulitura Nani che sradicano un ortaggio dopo il restauro

RESTAURO / settembre 2006




Oggetto: Dipinto, olio su tela
Soggetto: “Nani che sradicano un ortaggio”
Epoca: Metà del XVIII secolo
Autore: Enrico Albrici (Vilminore di Scalve, 19 novembre 1714 - Bergamo, 1773)
Misure: cm. 34,5 x 22,5
Pertinenza: privata.


INTERVENTO

L’intervento di restauro è iniziato con la pulitura ovvero la rimozione di tre strati di diverse vernici alterate (ossidate) dal tempo, dei vecchi restauri e dello sporco (fumo, polvere ecc.) presente sul film pittorico originale, utilizzando solventi diversi a secondo delle diverse situazioni chimiche. Prima di passare all’intervento di ritocco pittorico è avvenuta l’operazione di stuccatura delle lacune. Si è stesa poi una sottile mano di protettivo a vernice.

L’integrazione pittorica si è svolta con l’utilizzo di colori a vernice per restauro.
La stesura del protettivo finale è avvenuta per nebulizzazione utilizzando vernice mastice.
I materiali utilizzati per l’intervento di restauro sono completamente reversibili.

Per le lacune si è deciso di utilizzare la tecnica pittorica di ricostruzione, ovvero imitazione dell’originale, perché limitate a parti marginali non pregiudicanti l’integrità dell’immagine.


CONSIDERAZIONI

Il dipinto gode di un buono stato conservativo. La presenza di non rilevanti cadute della pellicola pittorica e della preparazione (imprimitura) localizzate soprattutto lungo tutto il bordo del dipinto, non ne pregiudicano l’autenticità e l’integrità.
L’opera fu interessata da tre interventi di restauro avvenuti probabilmente nella prima metà del XIX secolo. Il primo, quello più importante, ha visto la sostituzione della cornice originale che, come testimonia la pulitura, aveva una battuta più grande e probabilmente andava a sfregare troppo sul bordo del dipinto andando a rovinare il film pittorico sottostante.

Fu utilizzata una nuova cornice però sempre d’epoca. Il ritocco pittorico fu molto rispettoso perché non invadente ma localizzato solo nei punti ove era necessario. Inoltre i colori utilizzati non furono colori ad olio ma a vernice, facilmente asportabili. Gli altri due interventi. avvenuti in periodi successivi e non lontani l’uno dall’altro, hanno visto solamente la stesura di due diversi tipi di vernici e di piccoli ed irrilevanti ritocchi concentrati nella parte centrale dell’opera.

Il restauratore Roberto Tessadrelli